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domenica 4 novembre 2012

“Ho vissuto 15 miliardi di anni“

Opera di Jea Charon  (Albin Michel, 1983).

Il principio di base della teoria della relatività complessa di Jean Charon è il seguente: 
l’elettrone, particella elementare della materia, sarebbe costituita da due parti, intimamente incastrate l’una nell’altra. La prima, fisica, appartenente al mondo reale che conosciamo, è ben nota ai fisici. La seconda, psichica, appartenente ad un mondo attiguo al nostro, rimane sconosciuta ai nostri fisici.
L’elettrone che vive in questo spazio possiede le proprietà seguenti:
La memoria totale,
La possibilità di ragionare,
La possibilità di comunicare con gli altri elettroni,
La possibilità di agire.
L’uomo, costituito da miliardi di elettroni, ne possiede uno che è più elevato spiritualmente,il suo  elettrone SE’, diverso dagli altri. In rapporto ad esso si stabilisce una gerarchia. Esiste l’elettrone che gestisce la cellula (l’operaio), quello che gestisce più cellule (il caporeparto), quello ancora che gestisce una funzione organica (il quadro) come il fegato, la milza, etc.
Che cosa succede quando siamo in collegamento con il nostro elettrone SE’?
Nei suoi momenti di libertà, esso riceve le nostre domande. Se può, risponde. Se la domanda riguarda un periodo che non ha conosciuto, interroga le memorie dei suoi «colleghi». Poi traduce l’informazione e ce la invia.
Al termine della vita di un organismo, i suoi elettroni, liberati, si riassemblano in nuove strutture che possono associare elettroni provenienti da sorgenti e da epoche diverse. La reincarnazione non obbedisce al concetto semplicistico di transfert dell’anima da un corpo ad un altro. Gli elettroni sono i guardiani della memoria. Ogni elettrone, elemento di una struttura, può conservare la memoria di questa struttura.
Noi scambiamo degli elettroni anche con la respirazione. Ne assorbiamo inspirando, ne rigettiamo espirando.
Supponete che un medium sia seduto in una stanza, in prossimità di una mummia; essa continua a perdere lentamente ma inevitabilmente qualche elettrone. Si capisce meglio come questo medium possa ottenere delle informazioni provenienti da un altro tempo.
Così quando Gesù dice: «Io sono in voi», che cosa c’è di più vero.